Giornata della memoria 27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2021 Shoah – Indifferenti, collaborazionisti, carnefici, negazionisti, vittime… e giusti.
“L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza”
(Liliana Segre)
Bibliografia (romanzi e saggi)
– A caccia di ebrei : Mussolini, Preziosi e l’antisemitismo fascista / Romano Canosa. – Milano : A. Mondadori, 2006.
Una storia dell’antisemitismo fascista raccontata attraverso le vicende di una tra le sue figure più rappresentative: Giovanni Preziosi. Sin dai primi anni del secolo, Preziosi è il principale esponente di quell’antisemitismo di stampo nazionalista che è destinato ad attraversare tutta la storia del primo dopoguerra e del fascismo. I rapporti del regime con la comunità ebraica italiana e col movimento sionista sono caratterizzati da fasi alterne: a momenti di tensione seguono periodi anche lunghi di riavvicinamento, ma la propaganda del nazionalismo razzista non si interrompe mai.
– Auschwitz : la città, il lager / Sybille Steinbacher ; traduzione di Umberto Gandini. – Torino : Einaudi, 2005.
Perché il piú grande campo di sterminio del Reich fu costruito proprio in quella cittadina a circa 60 chilometri a ovest della città di Cracovia? Perché venne a dirigerlo Rudolf Höss? Il libro di Sybille Steinbacher – integralmente dedicato al campo di concentramento dove morirono oltre un milione di persone – risponde a queste e ad altre domande, sessant’anni dopo la liberazione di Auschwitz. L’autrice racconta l’evoluzione del campo, da complesso di baracche per lavoratori stagionali di inizio XX secolo a impianto con forni crematori e docce letali allo Zyklon B. Viene offerto al lettore un resoconto di tutti gli elementi legati a questo luogo di morte: dalla macabra organizzazione dello sterminio fino alle vicende processuali dei responsabili e agli argomenti legati al negazionismo.
– La banalità del bene : storia di Giorgio Perlasca / Enrico Deaglio. – Milano : Feltrinelli, 2002.
Una storia vera, simile a un romanzo di avventure: l’incredibile vicenda del commerciante padovano Giorgio Perlasca (1910-1992) che, nell’inverno del 1944, a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio migliaia di ebrei, spacciandosi per il console spagnolo. Era stato un fascista entusiasta e aveva combattuto in Spagna come volontario per Franco. L’8 settembre 1943 lo trovò lontano da casa, ricercato dalle SS. Avrebbe potuto mettersi in salvo, decise di rischiare la vita. Dal suo Diario, che costituisce uno dei capitoli del libro, emerge l’azione straordinaria di un uomo solo, aiutato da uno sparuto gruppo di persone, che sforna documenti falsi, realizza e difende otto “case rifugio”, trova cibo, inganna nazisti tedeschi e ungheresi. Un organizzatore geniale e un magnifico impostore. Poi, il ritorno a casa e un silenzio durato quasi mezzo secolo, fino alla sua scoperta, merito di un gruppo di donne, ebree ungheresi, ragazzine all’epoca della guerra, che gli devono la vita. È stato onorato come eroe e “uomo giusto” in Ungheria, Israele, Stati Uniti, Spagna, e infine, grazie a questo libro, uscito vent’anni fa, anche in Italia.
– La banalità del male : Eichmann a Gerusalemme / Hannah Arendt ; traduzione di Piero Bernardini. – Milano : Feltrinelli, 2013.
Otto Adolf Eichmann, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell’11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo in aereo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l’11 aprile 1961, doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso, “in concorso con altri”, crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l’umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la Seconda guerra mondiale. Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del “New Yorker”. Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt “banale”, e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la “grandezza” dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano.
– I carnefici della porta accanto : 1941: il massacro della comunità ebraica di Jedwabne in Polonia / Jan T. Gross. – Milano : A. Mondadori, 2002.
In un campo nei pressi di Jedwabne, una città del nordest della Polonia, c’è una targa che ricorda l’uccisione di 1.600 ebrei per mano della Gestapo e della polizia tedesca. Solo dopo sessant’anni si è scoperto invece che la targa racconta una parziale verità. Secondo una ricerca basata su diverse testimonianze oculari raccolte dall’autore, fu infatti il sindaco Marian Karolak a far radunare tutti gli ebrei nella piazza centrale della città dove ben presto vennero circondati da uomini armati che cominciarono a colpirli con pietre e bastoni. La polizia tedesca si limitò a fotografare il massacro. Un libro che apre un capitolo nuovo sulla responsabilità dei civili che in molti casi si rivelarono zelanti esecutori degli ordini tedeschi.
– Carnefici, vittime, spettatori : la persecuzione degli Ebrei (1933-1945) / Raul Hilberg ; traduzione di Davide Panzieri. – Milano : A. Mondadori, stampa 2000.
L’olocausto: una delle pagine più esecrande della storia dell’umanità rivive in questo saggio-denuncia attraverso le testimonianze dei protagonisti, siano stati essi vittime o aguzzini, rese note dopo anni di ricerche dal più attendibile studioso della materia.
– Dizionario dell’Olocausto / a cura di Walter Laqueur ; edizione italiana a cura di Alberto Cavaglion. – Torino : G. Einaudi, 2004.
Questo “Dizionario” rappresenta un risultato degli studi sul genocidio degli ultimi vent’anni e intende offrire con estremo rigore scientifico un’analisi globale delle persecuzioni naziste contro gli ebrei, concentrandosi sugli argomenti cruciali senza trascurare specifici avvenimenti politici, luoghi e individui. I saggi raccolti, firmati da specialisti della materia di diverse nazionalità, si avvalgono di ricerche e prove documentarie che permettono di indagare a fondo le varie questioni che l’Olocausto continua a porre. L’edizione italiana ha ulteriormente allargato lo spettro dell’indagine aggiungendo appendici a voci già esistenti imperniate sulla realtà italiana e inserendo ex novo alcune voci utili alla comprensione del fenomeno in Italia.
– L’ eco del silenzio : la Shoah raccontata ai giovani / Elisa Springer ; a cura di Mario Bernardi. – Milano : Marsilio, 2003.
“Ricordare e commemorare le vittime del nazismo e del fascismo è un’azione oggi socialmente condivisa e spesso gratificante; fare in modo che questa memoria ci stimoli a occuparci delle ingiustizie quotidiane perpetrate intorno a noi è invece assai difficile”. Elisa Springer, dal giorno in cui ha deciso di uscire con il suo racconto di ebrea vittima della persecuzione razziale, non ha mai smesso di parlare a folle di giovani, di uomini e donne per instillare in loro il coraggio di essere i “fiori” nuovi nel terribile deserto della violenza e della sopraffazione, la “voce” che chiede giustizia per quei tanti innocenti che ancora nascono solo per morire.
– La Francia ambigua : 1940-1944 : il governo di Vichy / Michael Curtis ; traduzione di Marco Sartori. – Milano : Corbaccio, 2004.
Da mezzo secolo ci si chiede se la Repubblica di Vichy sia stata vittima del regime nazista e dei suoi crimini o una fedele alleata. Michael Curtis ritiene che il “verdetto su Vichy debba essere di colpevolezza”. In base all’analisi delle fonti d’archivio e della documentazione storiografica, dimostra che il governo francese adottò una politica antisemita più per scelta autonoma che su pressione tedesca e che l’esiguo contingente tedesco. presente sul suolo francese non sarebbe mai riuscito a organizzare il rastrellamento e la deportazione nei campi di concentramento degli ebrei, senza l’aiuto della polizia francese. Curtis prende in esame l’atteggiamento della società civile, nonché il silenzio della Chiesa e degli intellettuali.
– La Germania sapeva : terrore, genocidio, vita quotidiana. Una storia orale / Eric A. Johnson, Karl-Heinz Reuband. – Milano : A. Mondadori, 2008.
Gli orrori del regime nazista e dell’Olocausto sono stati raccontati e documentati innumerevoli volte, ma da sempre una domanda resta senza una risposta precisa: i tedeschi sapevano quali terribili azioni si compivano in loro nome? Sapevano che i loro concittadini ebrei venivano sistematicamente sterminati, che handicappati e disturbati mentali erano soppressi, che il regime e l’uomo che loro stessi avevano votato in massa operavano concretamente per gettare il mondo nella barbarie più profonda? Eric Johnson ha condotto insieme al sociologo tedesco Karl-Heinz Reuband un’accurata ricerca per rispondere a queste inquietanti domande. Da un’accurata e amplissima serie di interviste con tedeschi, ebrei e non ebrei, all’epoca simpatizzanti o oppositori dei nazisti, provenienti da tutte le classi sociali e regioni della Germania, emerge una sconvolgente storia orale del nazismo, in cui è il popolo tedesco a raccontare e raccontarsi, facendo luce sulla realtà quotidiana, ma anche sulle responsabilità e le complicità di tanti e sull’umanità e innocenza di pochi. La verità, è che almeno un terzo dei tedeschi sapeva dell’Olocausto nei mesi in cui esso stava avendo luogo, così come molti erano a conoscenza dei crimini commessi dai nazisti in patria e nelle terre conquistate, ma che la popolarità di Hitler e del partito nazista era così forte e diffusa che raramente lo stato totalitario dovette impiegare terrore e repressione per assicurarsi la fedeltà del paese.
– L’IBM e l’Olocausto / Edwin Black ; traduzione di Roberta Zuppet e Sergio Mancini. – Milano : Rizzoli, 2001.
Agli occhi dei sopravvissuti, così come a quelli degli storici, un aspetto dell’immane tragedia dell’Olocausto è sempre rimasto avvolto nell’oscurità: la sua procedura. Si è sempre parlato genericamente dell’efficienza della burocrazia tedesca, ma non ci si era mai interrogati sui metodi impiegati per identificare con tanta precisione le persone di ascendenza ebraica o per pianificare le deportazioni. Il saggio di Black mette in luce il ruolo determinante di un’invenzione americana, la scheda perforata, e della società che, fin dall’avvento al potere di Hitler, aveva fornito la tecnologia delle schede, necessaria per censire gli ebrei tedeschi, l’International Business Machine: l’IBM.
– La lista di Schindler / Thomas Keneally ; traduzione di Marisa Castino. – Segrete : Frassinelli, c1985.
Che cosa significava finire nella “lista di Schindler”? Chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco cattolico e corteggiatore di belle donne? Basandosi anche sulle testimonianze di quanti lo conobbero, Keneally ricostruisce la vita straordinaria di questo personaggio ambiguo e contraddittorio. Ritenuto da molti un collaborazionista, Schindler sottrasse uomini, donne e bambini ebrei allo sterminio nazista, trasferendoli dai lager ai suoi campi di lavoro in Polonia e in Cecoslovacchia, dove si produceva materiale bellico. Così, fornendo armi al governo tedesco e versando enormi somme di denaro, Schindler salvò migliaia di persone. Resta però un mistero il motivo che lo spinse a intraprendere quella sua personale lotta al nazismo.
– Il manoscritto inesistente : i Protocolli dei savi di Sion / Cesare G. De Michelis. – Venezia : Marsilio, 2004.
I “Protocolli dei savi di Sion” – il testo contenente un preteso piano di conquista del mondo da parte degli ebrei che scatenò all’inizio del secolo in tutt’Europa una violenta reazione antisemita – sono apocrifi. L’autore lo dimostra attraverso un’indagine filologica compiuta sulle diverse redazioni apparse in Russia a partire dal 1902 quando un giornalista ne diede notizia. Il volume intende dimostrare come è stato costruito il testo, da chi, in quale contesto, quali sono state le diverse versioni circolate nel mondo e, alla luce di questa nuova prospettiva, rilegge la vicenda di quella che è stata definita la “Bibbia dell’antisemitismo”.
– Il protocollo del Wannsee e la <<soluzione finale>> / Mark Roseman ; traduzione di Sergio Mancini. – Milano : Corbaccio, 2002.
Nel 1947, durante il processo di Norimberga, venne ritrovato un documento segreto sulla conferenza che si tenne il 20 gennaio 1942 fra i vertici delle SS e dello stato nazista, nella quale vennero discussi gli aspetti “organizzativi” della soluzione finale. Di fatto la soluzione finale era già stata avviata da almeno sei mesi e per di più alla riunione, fortemente voluta da Heydrick, capo delle SS, non prese parte Hitler. Roseman non si limita a ricostruire l’avvenimento in sé, ma indaga a fondo il paradosso di un’élite istruita che discute il genocidio sorseggiando cognac e fumando sigari e da qui ricostruisce il rapporto fra Hitler, il grande assente, la classe dirigente nazista e la Germania di allora.
– Il silenzio degli Alleati : la responsabilità morale di inglesi e americani nell’Olocausto ebraico / Richard Breitman. – Milano : A. Mondadori, 2000.
Fin dai primi anni del conflitto i servizi segreti inglesi iniziarono a intercettare messaggi radio della polizia tedesca e delle SS che rendevano evidente il terrificante piano della soluzione finale. Ma questa evidenza fu messa sotto chiave, mantenuta top secret. Perché quei documenti furono tenuti segreti e furono al centro di una battaglia diplomatica tra inglesi e americani? Sarebbe mutato il corso della storia se l’opinione pubblica, i militari e i civili coinvolti nella Seconda guerra mondiale avessero conosciuto la verità?
– La Svizzera, l’oro e i morti : i banchieri di Hitler / Jean Ziegler ; traduzione di Arianna Ghilardotti. – Milano : A. Mondadori, 1998.
Cinquant’anni dopo l’Olocausto sono emerse nuove prove che confermano l’attività delle banche svizzere nel riciclaggio dei beni e del denaro confiscati agli ebrei. Ma Ziegler, oltre a denunciare il presunto ruolo di ‘cassaforte dei nazisti’ svolto dalla Svizzera, vuole anche dimostrare che le banche elvetiche fornirono a Hitler il denaro che gli serviva per l’acquisto di armi.
– Il Vaticano e l’Olocausto in Italia / Susan Zuccotti ; traduzione di Vittoria Lo Faro. – Milano : Bruno Mondadori, 2001.
Papa Pio XII è stato spesso criticato per il suo silenzio/assenso allo sterminio degli ebrei europei nel corso della Seconda guerra mondiale. A sua difesa si affermò che forte fu il suo interessamento, ma che per ovvi motivi il suo impegno fu necessariamente sotterraneo. Questo volume esamina ciò che il Papa e i suoi assistenti fecero per evitare lo sterminio ebraico in Italia. Ne risulta che ben poco fu fatto. L’opera rivela quanto incredibilmente diffusi fossero sentimenti antiebraici nelle pubblicazioni vaticane e gesuite, il tutto testimoniato da un’ampia serie di materiali d’archivio che portano alla luce i segreti negoziati di Pio XI, Pio XII e molti altri, appartenenti alle alte schiere vaticane.
Bibliografia per ragazzi (romanzi e saggi)
– Fino a quando la mia stella brillerà / Liliana Segre ; con Daniela Palumbo ; prefazione di Ferruccio de Bortoli. – Milano : Piemme, 2018.
La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l’unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sé: finché io sarò viva, tu continuerai a brillare.
– Il libro della Shoah : ogni bambino ha un nome…/ Sarah Kaminski , Maria Teresa Milano ; illustrazioni di Valeria De Caterini. – Casale Monferrato (AL) : Sonda, 2009.
Un’originale raccolta di materiale narrativo, storico, artistico, musicale e didattico finora inedito in Italia, rielaborato con sensibilità e competenza dalle autrici, sul tema specifico della Shoah vissuta dai bambini. Oltre al racconto inedito di Lia Levi “Sulla luna nera un grido” e a quello di Uri Orlev “Il sottomarino”, il volume vede la collaborazione di autorevoli studiosi come Marco Brunazzi, Alberto Cavaglion, rav Roberto Della Rocca, Anna Foa e Brunetto Salvarani, ed è arricchito dalle illustrazioni e opere d’arte di Marc Chagall, Emanuele Luzzati, Nerone (Sergio Terzi) e Valeria De Caterini. La ricostruzione, attraverso testi e immagini, del vissuto dei «bambini nella Shoah» e la presentazione e analisi di materiale finora inedito in Italia (sui ghetti di Tódz e Terezin), nonché la rievocazione di fatti, ricordi, testimonianze, canzoni e frammenti di vita quotidiana, offrono al lettore la concretezza del vissuto di allora, l’occasione per interpretare l’oggi e lo spunto per costruire il domani. Con l’affermazione dei valori universali dell’educazione del futuro cittadino, della convivenza tra i «diversi», della conoscenza e l’accettazione dell’«altro», questo libro bussa al cuore dei bambini e dei ragazzi, ma vuole farsi aprire anche dagli adulti, genitori, educatori e bibliotecari, ovvero da chi frequenta i più giovani e dialoga con loro attraverso i linguaggi della conoscenza e dell’affetto. Età di lettura: da 10 anni.
– La Shoah e il Giorno della Memoria / Lia Tagliacozzo ; illustrazioni di Angelo Ruta. – San Dorligo della Valle : EL, 2017.
In TV c’è un documentario con persone magre vestite di stracci; si parla di Shoah, di giorno della memoria… Giacomo e i suoi amici vogliono saperne di più. E il nonno gli racconta le storie dei suoi amici, testimoni di una pagina della storia da non dimenticare. Età di lettura: da 7 anni.
– La storia di Erika / di Ruth Vander Zee ; illustrazioni di Roberto Innocenti. – Milano : La Margherita, c2003.
Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei, della mia gente, furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il vero nome. Non so da dove vengo. non so se avevo fratelli o sorelle. L’unica cosa che so, è che avevo solo pochi mesi, quando fui strappata all’Olocausto.
Bibliografia (fumetti)
– Il fotografo di Mauthausen / sceneggiatura Salva Rubio, disegni Pedro J. Colombo, colori Aintzane Landa. – Milano : Mondadori Comics, 2018.
E se il furto del secolo fosse avvenuto… in un campo di concentramento nazista? Nel 1941, Francisco Boix, matricola 5185 del campo di concentramento di Mauthausen, pianificò insieme ai suoi compagni di sventura un piano che permise di portare all’esterno le foto da lui realizzate, con una macchina fotografica, che testimoniavano i crimini commessi all’interno del lager e che permisero di incriminare poi le più alte cariche dei funzionari nazisti. Quel piano rischioso non fu che l’inizio delle peripezie di Boix per portare alla luce la terribile verità… una storia vera, basata su fatti reali.
– Giorgio Perlasca : un uomo comune / Marco Sonseri, Ennio Bufi ; prefazione di Franco Perlasca. – Milano : ReNoir, 2011.
Alla fine degli anni ottanta alcune donne ebree ungheresi, attraverso il giornale della comunità ebraica di Budapest, cercarono notizie di un diplomatico spagnolo che, durante l’ultimo inverno della seconda guerra mondiale, salvò loro dalla deportazione nazista.
– Primo Levi / sceneggiatura: Matteo Mastragostino, disegni: Alessandro Ranghiasci. – Padova : BeccoGiallo, 2017.
Autunno. A pochi mesi dalla morte, Primo Levi incontra gli alunni della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo. Inizia così il lungo cammino di conoscenza in cui lo scrittore prenderà per mano i bambini e li accompagnerà con pacatezza nel suo dramma personale, cercando di spiegare con delicata fermezza cosa sia stato l’Olocausto e come sia riuscito a sopravvivere all’inferno di Auschwitz. Domanda dopo domanda, gli studenti apriranno gli occhi sulla pagina più nera della storia del secolo scorso, guidati dalla voce e dai gesti di uno dei suoi più autorevoli testimoni.
– La porta di Sion / Walter Chendi. – Milano : edizioni BD, c2010.
Trieste, 18 settembre 1938. Benito Mussolini tiene uno dei suoi discorsi più tristemente famosi, in cui dà il giro di vite decisivo alla politica razziale. Ma perché proprio a Trieste? La città, già al centro di tanta propaganda mussoliniana, ospita una delle comunità ebraiche più numerose e radicate d’Italia. Ed è inoltre tappa fondamentale per i tanti ebrei che, in fuga dai fascismi europei, si imbarcano per l’ultima parte del viaggio verso la Palestina. Accolti e sostenuti fino al momento della partenza, sono ormai parte integrante del tessuto cittadino. Dopo quel discorso del Duce molti ebrei a Trieste si sentiranno come se avessero tolto loro le scarpe. Ed è proprio a piedi nudi che il giovane Jacob si troverà ad affrontare le prime difficoltà dell’età adulta, in un viaggio di formazione sentimentale sospeso tra il sogno di una nuova terra promessa e il desiderio di restare comunque in una patria che non lo accetta più.
Filmografia (DVD)
– Anita B. / un film di Roberto Faenza ; sceneggiatura Roberto Faenza, Edith Bruck, Nelo Risi ; liberamente tratto da Quanta stella c’è nel cielo di Edith Bruck ; direttore fotografia Arnaldo Catinari ; musiche Paolo Buonvino ; prodotto da Elda Ferri ; cast: Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart. – Campi Bisenzio : Cecchi Gori home video distributore, 2014.
Anita, una ragazza sopravvissuta ad Auschwitz, viene accolta in casa della zia in un villaggio vicino a Praga. Tutti sono impegnati a dimenticare il recente passato di deportazioni, anche Eli, un ragazzo di cui Anita si invaghisce, e domina la voglia di ripartire da zero sorridendo al futuro. Piena di entusiasmo la ragazza è stimolata dall’incrocio di popoli e lingue che confluisce intorno a Praga, finché una situazione imprevista la metterà di fronte ad una decisione che richiede molto coraggio.
– Il figlio di Saul / un film di Laszlo Nemes ; sceneggiatura Clara Royer & Laszlo Nemes ; fotografia Matyas Erdely ; musica Laszlo Melis ; produttori Gábor Sipos & Gábor Rajna ; Géza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn. – Campi Bisenzio : Cecchi Gori Entertainment , 2016.
1944. Nel campo di concentramento di Auschwitz, il prigioniero Saul Ausländer fa parte dell’unità speciale Sonderkommando ed è costretto a bruciare i corpi del popolo al quale appartiene. La sua occupazione lo lacera, ma cerca di andare avanti con il solo intento di sopravvivere. Un giorno, però, crede di riconoscere tra i cadaveri un ragazzo che sembra suo figlio. Da quel momento avrà un solo obbiettivo: trovare il modo di dare una degna sepoltura a quel prezioso corpo.
– A German Life : la segretaria di Goebbels / regia Christian Krönes, Olaf S. Müller, Roland Schrotthofer, …; sceneggiatura: Florian Weigensamer ; fotografia Frank van Vught, Davor Marinkovic. – Milano : Feltrinelli, c2018.
Brunhilde Pomsel lavorò come segretaria, stenografa e dattilografa per il ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels. La vita della signora Pomsel è stata lo specchio delle grandi tragedie storiche del ventesimo secolo e di quanto accaduto in Germania successivamente. Oggi molti pensano che i pericoli della guerra e del fascismo siano stati ormai superati. Brunhilde Pomsel ci dice chiaramente che non è così. A German Life costringe gli spettatori a guardarsi in faccia e suscita domande inquietanti e senza tempo: cosa avremmo fatto al suo posto? Avremmo sacrificato i nostri princìpi per avanzare nella carriera? Come ci poniamo di fronte ai valori morali? Cosa significa rispetto per l’umanità?
– Rosenstrasse / un film di Margarethe von Trotta ; sceneggiatura Pamela Katz ; fotografia Franz Rath ; musica Loek Dikker. – Roma : 01 Distribution, 2006.
La storia si basa su un fatto realmente accaduto, cioè la segregazione in attesa di deportazione (o “espulsione” come dicevano i nazisti) degli ebrei sposati a tedeschi ariani. Il film mette in luce ed evidenzia la forza delle donne (a differenza degli uomini) che, rifiutando il divorzio, non hanno abbandonato mariti e figli. Il divorzio toglieva la pur minima protezione che avevano gli ebrei; divorziare voleva dire condanna a morte, come è successo alla madre della protagonista. Le donne col loro coraggio dopo giorni in cui stazionavano 24 ore su 24 sulla Rosenstrasse hanno ottenuto di riavere i loro mariti per ordine diretto del Goebbels.
– Schindler’s List / un film di Steven Spielberg ; music by John Williams ; screenplay Steven Zaillian. – Roma : Universal pictures, 2004.
Che cosa significava finire nella “lista di Schindler”? Chi era in realtà Oskar Schindler, giovane industriale tedesco cattolico e corteggiatore di belle donne? Basandosi anche sulle testimonianze di quanti lo conobbero, Keneally ricostruisce la vita straordinaria di questo personaggio ambiguo e contraddittorio. Ritenuto da molti un collaborazionista, Schindler sottrasse uomini, donne e bambini ebrei allo sterminio nazista, trasferendoli dai lager ai suoi campi di lavoro in Polonia e in Cecoslovacchia, dove si produceva materiale bellico. Così, fornendo armi al governo tedesco e versando enormi somme di denaro, Schindler salvò migliaia di persone. Resta però un mistero il motivo che lo spinse a intraprendere quella sua personale lotta al nazismo.
– L’uomo dal cuore di ferro / un film di Cedric Jimenez ; con Jason Clarke, Rosamund Pike, Jack O’Connell, Jack Reynor e Mia Wasikowska ; musica di Guillaume Roussel ; sceneggiatura David Farr, Audrey Diwan, Cédric Jimenez . – Roma : Videa, 2019.
Un film di guerra che narra la fulminea ascesa e caduta di Reinhard Heydrich nella Germania nazista. Heydrich, l’ufficiale nazista con il grado più alto è stato considerato l’ideatore della “soluzione finale” ed è stato assassinato da due paracadutisti della resistenza nel 1942. I due paracadutisti, uno ceco e l’altro slovacco, sono stati personalmente scelti da Winston Churchill e dal presidente della Cecoslovacchia Edvard Beneš.
Tutti i libri, fumetti e DVD elencati (e tanto altro materiale sull’argomento) sono disponibili nelle nostre biblioteche.
Sitografia
- Giusti tra le nazioni – Wikipedia
- Collaborazionismo in Francia Negazionismo
- Processo di Norimberga
- Adolf Eichmann
- Pogrom di Kielce
- Pogrom
- Giorgio Perlasca
- Gino Bartali
- Campo di concentramento di Auschwitz
- David Irving
- Olocausto
- Yad Vashem
- Yad Vashem (sito ufficiale)
Videografia
– Processo Eichmann –
– I gerarchi di Hitler: Adolf Eichmann Il ritratto di un criminale –
– “La banalità del male” – Il racconto di Stefano Massini –
– I giusti tra le nazioni –
– Il documentario “Giorgio Perlasca – la storia maestra di vita” –
– Negazionismo, riduzionismo, banalizzazione della Shoah. Introduzione al film “La verità negata” –
– Shoah e negazionismo nel Web: una sfida per gli storici –
– Francesco Guccini – Auschwitz –
– Carmen Consoli – Un sorso in più –
“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi”
(Primo Levi)
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